Il disagio che nasce dall’incapacità di controllare la vescica

Pubblicato da Redazione Wellspect, 12-dic-2022 12.43.58

Una lesione del midollo spinale, più un’infezione da poliomielite nella prima infanzia, hanno reso complesso il controllo della vescica. Il cateterismo intermittente fa ormai parte della sua vita da lungo tempo. Leggete la storia di Selma raccontata attraverso le sue parole. 

Mi chiamo Selma Sürer. Vivo nella città cosmopolita di Berlino. Da piccola ho contratto la poliomielite, una malattia infettiva causata dal poliovirus. Poche settimane dopo aver contratto il virus, entrambe le gambe sono rimaste paralizzate. Io non ricordo i dettagli, ma mia madre mi racconta sempre questa vicenda.

All’età di 13 anni ho deciso di iniziare a usare una sedia a rotelle piuttosto che continuare a lottare con le ortesi. In quel periodo ho anche iniziato a frequentare una delle prime scuole secondarie integrative di Berlino, dove la maggior parte degli studenti non era disabile.

Da adolescente non mi sono mai vista come una disabile. E non ho quasi mai avuto esperienze negative, anzi. Col passare del tempo, tuttavia, ho imparato che le norme e le leggi sociali tendono a incasellare le persone come me, decidendo quale professione "potrei" svolgere o quanto il mondo può aprirsi nei miei confronti. Per superare tutti gli ostacoli, ho dovuto costruirmi la mia strada e imparare presto ad affermarmi. Non avevo altra scelta.

Una brutta caduta provoca una lesione al midollo spinale

Sono stata fisicamente in forma fino a circa 35 anni. Mi allenavo per diverse ore, sei giorni alla settimana. Ho partecipato a diverse gare. Ho fatto il servizio civile. Andavo anche in giro per la città in macchina. Fino a quel momento, non conoscevo i sintomi post-polio né gli effetti tardivi della polio. Quando ho iniziato a sentirmi priva di forze e ho constatato di non essere più in grado di fare le cose di prima, inizialmente ho dato la colpa alla stanchezza e all’affaticamento, finché non ho scoperto che non era così.

I sintomi post-polio si manifestano gradualmente e questo vale anche per l’incontinenza.

Nel 2017, durante le vacanze estive, ho fatto una brutta caduta. Tornata a Berlino mi è stata diagnosticata una stenosi avanzata del canale spinale. Le mie condizioni richiedevano un intervento neurochirurgico immediato. In seguito è emerso chiaramente che il mio midollo spinale era danneggiato a livello toracico T10/T11, con conseguente paraplegia incompleta.

Ho trovato angosciante non riuscire a controllare la vescica.

Il cateterismo intermittente

Non essere in grado di controllare la vescica mi angosciava molto di più della diagnosi stessa. All’improvviso mi ritrovai immersa nella mia stessa urina per tutto il giorno. Mentre ero ancora in ospedale, una ragazza mi istruì su come eseguire il cateterismo intermittente. Venti minuti in tutto: dopodiché sono stata praticamente abbandonata a me stessa. I primi mesi furono disastrosi. Ho avuto infezioni ricorrenti alla vescica e ho dovuto ricorrere agli antibiotici.

All’epoca non conoscevo i cateteri intermittenti LoFric di Wellspect HealthCare. Le mie sofferenze mi hanno portato da quattro medici diversi, tra cui ginecologi e urologi. Sembravano tutti sopraffatti dalla mia situazione: una paziente in sedia a rotelle con problemi di incontinenza. Continuavano a indirizzarmi ad altri medici e ad altre cliniche. Alla fine ho deciso di interrompere le visite per un po’.

Con i prodotti giusti per la vescica ci si può sentire molto meglio

Qualche tempo dopo, decisi di affrontare nuovamente il mio problema. Ho avuto la fortuna di incontrare uno specialista nel campo della cura della continenza, che ha riacceso la mia speranza e mi ha offerto una soluzione.

Mi ha anche operata, inserendomi una fionda vescicale, una sorta di fascia uretrale. Ha riorganizzato la mia routine con i cateteri, consigliandomi anche i cateteri LoFric. Da allora mi sento molto meglio. Finalmente, dopo anni di stress e frustrazione.

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