Lorenzo Mazzarella, infermiere per vocazione dal 1991, dal 2015 fa parte del gruppo di infermieri domiciliari di Healthcare Network Partners Italia (HPN) dedicati al programma di educazione terapeutica Insiemeate di Wellspect, un servizio innovativo nato per supportare i pazienti in terapia con le soluzioni terapeutiche di Wellspect per l’irrigazione transanale e per il cateterismo intermittente...Lo abbiamo intervistato per conoscere la sua esperienza e il suo impegno nel Patient Support Program Insiemeate di Wellspect.
D: Ciao Lorenzo! Ci racconti un po’ di te e del tuo percorso che ti ha portato ad essere un infermiere domiciliare?
R: Dopo varie esperienze nel mondo dell’emergenza sanitaria sia in Italia che all’estero, ho deciso di focalizzare la mia attività professionale sulle terapie domiciliari e sulla formazione degli operatori sanitari e degli assistiti. Ho deciso, dal 2011, di unirmi al gruppo di HNP, perché ne ho da sempre condiviso i valori e gli obiettivi di supporto domiciliare ai pazienti. Penso che la domiciliarità delle cure sia una opportunità sia per l’assistito sia per il professionista.
Il contesto domiciliare non deve essere racchiuso nel solo concetto di “casa dell’assistito”, ma può essere esteso a tutto il suo “mondo”: la sua storia, la sua cultura ed esperienza. Per il professionista significa costruire la cultura della presa in carico e sviluppare il self care in antitesi alla cultura prestazionale ed alla istituzionalizzazione delle cure.
D: Cosa ne pensi del programma Insiemeate?
R: Faccio parte del programma Insiemeate dal 2016. Personalmente trovo che la collaborazione con Wellspect tramite questo programma valorizzi molte delle qualità che ritengo importanti in un infermiere professionista come la competenza, l’empatia, l’importanza della comunicazione ovvero il “fare la differenza” per il paziente.
D: Come funziona la visita al domicilio?
R: Secondo me la visita al domicilio inizia già con il primo contatto telefonico con il paziente, momento utile non solo per pianificare l’appuntamento e l’orario della visita, ma anche per presentarsi, conoscersi, riassumere brevemente gli obiettivi dell’incontro e mettere la persona a suo agio in vista dell’incontro successivo presso il domicilio.
Gli obiettivi formativi di Insiemeate sono chiari: rendere il paziente autonomo nella gestione domiciliare del cateterismo intermittente e dell’irrigazione transanale nel rispetto delle prescrizioni e delle indicazioni d’uso del medico prescrittore. Ma in realtà la visita a domicilio è molto di più: quello che cerchiamo di fare è l’empowerment del paziente che lo conduca ad una presa di coscienza sulle possibilità che gli vengono offerte dall’utilizzo corretto di questi dispositivi per trovare soluzioni compatibili con il suo stile di vita, con gli impegni quotidiani anche lavorativi e con le esigenze organizzative, in funzione del raggiungimento dell’aderenza terapeutica.
D: Quali sono dal tuo punto di vista i maggiori benefici del programma Insiemeate?
R: Il beneficio più grande per una persona alla continua ricerca di una soluzione per la propria incontinenza è la possibilità di riprendere in mano la propria vita con la consapevolezza che, sfruttando al massimo le possibilità offerte dalla formazione, si possa riappropriare di quell’autonomia così importante per la propria qualità di vita in un breve lasso di tempo.
D: Ci racconti un caso in cui ha percepito di fare una reale differenza per l’Utilizzatore?
R: Penso che ogni volta in cui al termine del training il paziente acquisisce autonomia, consapevolezza di sé, delle proprie capacità e sicurezza nel gestire l’irrigazione transanale o il cateterismo intermittente, possiamo dire di aver fatto una reale differenza.
D: Come superi un inconveniente?
R: Abbiamo capito come, in caso di inconveniente, sia indispensabile disporre di una rete di professionisti: infermieri domiciliari, formatori o Lead Nurse, Clinici, Personale del Centro Clinico e del personale di Wellspect. Con il contributo di tutti e la condivisione delle esperienze possiamo trovare in tempi brevi la soluzione a possibili problemi.
D: L’ approccio cambia in base al genere dell’Utilizzatore?
R: Personalmente non ho mai notato in tal senso difficoltà o imbarazzo da parte dei pazienti. L’attenzione però ad eventuali segnali deve essere sempre alta per non vanificare la qualità del training. È fondamentale seguire quelle che sono le sensibilità del paziente e le sue eventuali richieste. Penso che questo sia un punto da sollevare già durante il primo contatto telefonico.
D: Quali sono le differenze sostanziali tra educazione al cateterismo intermittente (CIC) o irrigazione transanale (TAI)?
R: Nella mia esperienza posso dire che il training alla TAI risulta essere più complesso e sfidante. Nel CIC, il paziente si appropria velocemente delle capacità tecniche richieste. Risulta quindi molto più semplice personalizzare il training in base al contesto familiare, sociale e logistico al fine di trovare le soluzioni più adatte ai bisogni della persona.
Nella TAI giocano diversi fattori che rendono il programma formativo molto sfidante: l’emotività del paziente, la complessità della gestione dell’alvo in relazione al contesto sociale, familiare, lavorativo e talvolta anche sportivo, il suo frequente bisogno di esprimere le difficoltà e le frustrazioni causate da anni di tentativi nel ritrovare la propria autonomia. Inoltre, la presenza di aspettative molto alte può essere un altro fattore critico nel portare a termine con successo il programma formativo.
È importante comprendere cosa ci si aspetta dopo il training domiciliare, quali siano i passi successivi, se è prevista la possibilità di richiedere ulteriore supporto o avere un confronto con il Centro Clinico Prescrittore. Sono tutti temi che vanno affrontati e condivisi apertamente per una formazione efficace che miri all’aderenza terapeutica, ma soprattutto ad un miglioramento importante della qualità di vita dei pazienti dei caregiver e dei familiari.
È stato un piacere conoscerti Lorenzo. Grazie per il tuo impegno e la professionalità che metti a disposizione degli Utilizzatori del programma Insiemeate.