Cecilia Giordani vive nella splendida città italiana di Bologna. Sogna un mondo più verde e si batte per la sostenibilità ambientale sia al lavoro che a casa. Crede fortemente nella responsabilità collettiva di fare scelte ecosostenibili per rallentare l'esaurimento delle risorse. Leggi la storia di Cecilia e lasciati ispirare dal suo impegno per creare un mondo migliore per la generazione di domani.
Molto prima che la sostenibilità ambientale diventasse un termine in voga, ho compiuto scelte responsabili per ridurre la quantità di rifiuti che producevo, ad esempio ho cercato di ridurre lo spreco di risorse idriche ed energetiche e ho cercato di prendermi cura dell’ambiente.
Se oggi queste scelte possono essere scontate per alcuni, non lo sono ancora in gran parte del mondo.
Qui in Italia, la riflessione sulla sostenibilità ambientale è iniziata qualche tempo fa. Molte persone ancora non sono così sensibili alle minacce del cambiamento climatico né sono consapevoli di come le loro scelte possano fare del bene o del male.
Grazie al piano nazionale PNRR di recente attuazione e alla crescente sensibilizzazione su questo tema, stiamo iniziando a vedere dei cambiamenti positivi nei comportamenti singoli e collettivi con una maggiore attenzione all’ambiente e non solo.
In qualità di product manager che lavora presso Wellspect dal 2013, sono in contatto sia con gli Utilizzatori dei nostri prodotti che con i professionisti sanitari. Nelle conversazioni che ho con entrambi, raramente la questione della sostenibilità ambientale viene considerata un criterio fondamentale nella valutazione dei prodotti.
Sono determinata a cambiare questa situazione affinché gli Utilizzatori siano consapevoli che i prodotti non sono tutti uguali e che anche l’impatto ambientale dovrebbe essere un criterio di scelta importante. La mia missione è comunicare in maniera approfondita la differenza che può fare la scelta di prodotti più sostenibili.
Ho anche cercato di sensibilizzare i consumatori sul loro ruolo nella creazione di un mondo migliore e più sostenibile, ancor prima di diventare una cosiddetta “ambasciatrice della sostenibilità”, un ruolo che Wellspect ha introdotto nei diversi Paesi in cui opera.
Il ruolo è incentrato sull'identificazione, insieme ai nostri stakeholder, di azioni e di iniziative che supportino il percorso di Wellspect nel diventare azienda leader nella sostenibilità ambientale.
In generale, l'industria dei dispositivi medici genera grandi quantità di rifiuti, tra cui plastica e sostanze chimiche. Avendo una formazione in ingegneria chimica, sono consapevole di come le scelte dei materiali, il tipo di sostanze chimiche utilizzate o le materie prime, possano aumentare o ridurre l'impatto ambientale di un prodotto.
In Wellspect abbiamo obiettivi basati su dati scientifici e una tabella di marcia per realizzare il nostro obiettivo nel diventare climaticamente neutrali entro il 2045.
Per esempio, abbiamo introdotto modifiche sostanziali ai nostri processi di produzione e ai modelli di consumo energetico per produrre prodotti migliori dal punto di vista ambientale senza nessun compromesso sulla qualità.
A sostegno di questi sforzi, siamo diventati la prima azienda al mondo a ricevere un marchio di qualità ecologica per i suoi cateteri. Un riconoscimento molto importante!
La sostenibilità ambientale sta diventando sempre più essenziale per la crescita e la prosperità delle aziende. Perciò credo che le aziende che non hanno a cuore il tema della consapevolezza ambientale potrebbero non avere un futuro.
Attualmente, in diversi settori industriali è in corso un'intensa attività di greenwashing. Le aziende vogliono apparire efficienti dichiarando di essere sostenibili. Occorre però dare seguito alle parole con i fatti. Le dichiarazioni di responsabilità ambientale devono essere basate su prove reali e le nostre lo sono.
Ecco perché il mio impegno per un futuro sostenibile ha trovato posto in Wellspect.