Noah*, 49 anni, in seguito ad un intervento per un tumore al retto, ha dovuto far fronte a problemi di incontinenza fecale che hanno influenzato altri aspetti della sua vita. In questo articolo, ci racconta come, grazie all'irrigazione transanale - TAI -, è riuscito a recuperare la propria autonomia e la fiducia in sé stesso.
Nel 2015 ho subito un intervento chirurgico ano-rettale per un tumore del retto, e anche se l'intervento è riuscito, ho dovuto far fronte a delle conseguenze: i muscoli rettali sono risultati danneggiati e di tanto in tanto mi capitava di sporcare la mia biancheria intima. All'inizio pensavo che questo facesse parte del mio recupero post-operatorio, ma con il passare del tempo non ho visto miglioramenti e presto mi sono trovato davanti ad un problema più grande.
La necessità del bagno
Sono un architetto paesaggista e viaggio molto in macchina ma tutto ciò era diventato praticamente impossibile perché dovevo fermarmi ogni due miglia in qualche stazione di servizio o in un luogo isolato per andare in bagno. Dovevo anche portare sempre con me uno zaino con un cambio extra di vestiti, per potermi cambiare velocemente. Sembrava che tutto il mio mondo ruotasse attorno alla necessità di trovare un rapido accesso a un bagno.
La sensazione di imbarazzo
Si tende a pensare che sottoporsi ad un trattamento per il cancro renda naturale affrontare il discorso ma io mi sentivo estremamente imbarazzato a parlarne, anche con mia moglie e sono arrivato al punto di evitare l'intimità con lei. Avevo sviluppato diverse strategie che mi permettessero di non andare a letto nello stesso momento finché lei non mi ha affrontato chiedendomi se avessi un'altra relazione. Sono rimasto sconcertato dalla sua domanda perché, nella mia testa, il sesso era l'ultimo dei miei pensieri in quel momento: mi sono reso conto che ero stanco di quella situazione e ho deciso di raccontarle tutto.
Questo episodio ha rappresentato per me il punto di svolta: mi sono deciso a consultare il mio medico il quale, a sua volta, mi ha indirizzato a richiedere una visita specialista da un gastroenterologo.
La mia esperienza con la TAI
Dopo essermi sottoposto a diversi esami che ci hanno permesso di escludere il ritorno del tumore, lo specialista mi ha convinto a provare l'irrigazione transanale (TAI).
Devo ammettere che all'inizio è stata dura individuare la giusta misura del palloncino del catetere che permettesse all'acqua di rimanere all'interno dell'intestino, mi ci sono volute alcune settimane di esercizio e pratica per farlo correttamente, ma ora funziona alla perfezione. È diventato parte della mia routine quotidiana e richiede solo circa 30 minuti del mio tempo ma mi fa sentire finalmente sicuro e senza pensieri.
Da quando ho iniziato a usare la TAI, non ho avuto più incidenti e posso affermare che ha davvero cambiato tutto il mio mondo, non solo perché mi sento di nuovo sicuro mentre svolgo il mio lavoro ma anche perchè posso fare programmi per il fine settimana con mia moglie, come andare al ristorante o fare visita ad amici e familiari. Queste cose erano totalmente impensabili fino ad un anno fa. Questa sicurezza la ritrovo anche nelle piccole cose che richiedono una certa spontaneità come andare a bere qualcosa dopo il lavoro o fare il bagno in spiaggia d'estate.
Vivo la mia vita al massimo
Ho capito che è una cosa abbastanza comune tra gli uomini quella di aspettare molto più a lungo rispetto alle donne prima di chiedere aiuto, forse è perché ci convinciamo di poter farcela fare da soli, pensando che non sia una cosa tanto grave o che sia una cosa passeggera: questo è almeno quello che pensavo io in quel periodo. Un altro aspetto è sicuramente l'imbarazzo di parlarne, anche con un medico ma oggi posso dire di essere felice di averlo fatto, invece di continuare a soffrire in silenzio e sprecare la tante occasioni preziose che la vita mi offriva, vita che mi è già stata salvata una volta e che ora posso vivere al massimo.
* Le testimonianze sono veritiere, tuttavia nomi e immagini potrebbero essere stati modificati per proteggere la loro privacy. Grazie per la comprensione.