Ritenzione e incontinenza urinaria sono sintomi che spesso coesistono, interessando fino al 59% delle persone che hanno avuto una diagnosi di Sclerosi Multipla. Queste manifestazioni cliniche influiscono sulla qualità della vita e sono spesso associate a sintomi depressivi, perdita di produttività lavorativa, scarsa qualità del sonno e, in generale, deterioramento generale delle condizioni di salute. Tali condizioni impediscono inoltre a molte persone di partecipare attivamente alla vita familiare e sociale.
È molto frequente che la sclerosi multipla (SM) comporti complicazioni al funzionamento del tratto urinario inferiore (LUTS) che possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita (QoL). I sintomi riguardano spesso ritenzione e incontinenza urinaria e in molti casi si può presentare un quadro clinico misto.
Il test del residuo post minzionale (PVR) è indispensabile per misurare la quantità di urina residua nella vescica dopo la minzione.
Lo scopo del presente studio è quello di monitorare i volumi di PVR in soggetti con SM in presenza o assenza di complicazioni al funzionamento del tratto urinario inferiore (LUTS) ed esaminare le relazioni tra i sintomi legati alla ritenzione, quelli legati all’incontinenza e i risultati del test.
501 individui hanno completato un questionario relativo ai LUTS descrivendo l'attuale gestione della vescica, il numero di infezioni del tratto urinario nell'ultimo anno e i risultati delle indagini urologiche.
Sulla base del questionario, il 9% degli individui era asintomatico mentre ben il 91% ha riportato almeno un sintomo. Quelli da immagazzinamento sono risultati predominanti (87%), ma sono stati comunemente riportati anche sintomi correlati alla minzione (65%).
È stato inoltre chiaramente dimostrato che la presenza di LUTS è correlata all'aumento della frequenza delle infezioni del tratto urinario e che gli individui che presentano sintomi, avevano un PVR più elevato rispetto al gruppo asintomatico.
La presenza di sintomi nel tratto urinario inferiore diventa più comune con il progredire della malattia, quindi il decorso della SM è un fattore di rischio relativo ai LUTS.
Data la chiara relazione tra LUTS, PVR più elevato e decorso della malattia, si suggerisce, in presenza di diagnosi di sclerosi multipla, di sottoporre sempre i soggetti interessati ad una valutazione dei disturbi neurologici e della minzione. Oltre a ciò, si evidenzia l'importanza delle misurazioni PVR in ogni valutazione clinica, a prescindere dalla presenza o meno di LUTS.